Ci ho messo più del dovuto a leggere questo romanzo di Elena Mearini intitolato A testa in giù, (Morellini Editore 2014) purtroppo… Sì, purtroppo perché è una di quelle storie che vorresti leggere tutta d’un fiato. Invece tra impegni lavorativi e quotidiani ho dovuto interrompere la lettura per riprenderla nei ritagli di tempo libero, ma quando ero lontana da queste pagine non vedevo l’ora di tornare a immergermi nell’insieme di suoni e di colori che si ritrovano nell’intreccio di questa trama intelligente e coinvolgente. Sì, perché queste pagine parlano e arrivano dritte al cuore.
La tela che l’autrice ha tessuto è ricca di metafore che incuriosiscono e accompagnano il lettore in un viaggio, lo stesso che compiono le due voci dei protagonisti con i quali il lettore non può che sentire un’empatia molto forte, l’empatia che si crea anche tra i due personaggi: legati inconsapevolmente dal Destino o, se si preferisce, dalla Provvidenza.
Le due voci si scontrano e si incontrano in un mosaico di colori e suoni (e silenzi) e insieme trovano la Cura per il loro “malessere”, una cura semplice e pura, così a portata di mano, ma che della quale spesso ci si dimentica.
Una volta iniziato, non potrete più fermarvi, e allora lasciatevi guidare dalla luce dorata di queste righe alla scoperta di due anime luminose. Introduzione di Elisabetta Bucciarelli.
Elena Garbugli
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