Al Festival del giallo di Pistoia: Agatha e gli altri, La provincia criminale e i suoi investigatori

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5° Festival del giallo a Pistoia, dal 6 al 8 Febbraio  2015, ℅ la Biblioteca San Giorgio, Auditorium Terzani.

Per info consultare la pagina Facebook dedicata o il sito del Festival

Agatha e gli altri, La provincia criminale e i suoi investigatoriPROGRAMMA FESTIVAL DEL GIALLO 2015_Pagina_2 (1)

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Quando i giochi a somma zero danno un risultato negativo di Francesco Gentili

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Un breve saggio di Francesco Gentili  che qui volentieri pubblichiamo sul rapporto arte/scienza, la teoria dei giochi applicata  allo studio dell’intersezione tra cinema e letteratura.

Istintivamente si potrebbe pensare che arte e scienza viaggino su due rette parallele ma, pensandoci un po’, ci si rende conto che più che rette parallele arte e scienza possono essere considerate in realtà delle curve che si intersecano ripetutamente. Diverse forme d’arte hanno, infatti, delle basi scientifiche: basti pensare alla musica, in cui la costruzione delle scale, degli accordi e degli intervalli musicali rispetta rigide regole matematiche. Anche nelle arti figurative si riscontrano facilmente delle basi scientifiche se si pensa ad esempio allo studio della prospettiva o dell’anatomia. Persino nella letteratura, dove questa interazione tra arte e scienza potrebbe sembrare meno evidente, ci può essere una base scientifica; mi riferisco in particolare al genere noir. Per capire di cosa si sta parlando, riporto una parte dell’introduzione di Determinismo, relativismo, complessità: le vite parallele di matematica e romanzo poliziesco del Prof. Gian Italo Bischi: “Il parallelismo fra il ragionamento ipotetico-deduttivo della matematica e i procedimenti con cui gli investigatori “dimostrano la verità” nei romanzi polizieschi è evidenziato fin dall’origine di questo genere letterario, che viene fatta risalire alla pubblicazione, nel 1841, di “The murders in the Rue Morgue” di Edgar Allan Poe. Infatti nell’incipit di questa opera fondante, nel descrivere le caratteristiche della figura dell’investigatore, Poe afferma che “I risultati cui perviene, dedotti dall’anima stessa, dall’essenza del metodo, hanno, in verità, tutta l’aria dell’intuizione. La capacità di risolvere è probabilmente potenziata dallo studio della matematica e soprattutto del ramo più nobile di essa che impropriamente, e solo a causa delle sue operazioni a ritroso, è stato denominato analisi”.
Quello che si vuole fare in questo scritto è cercare di identificare un ulteriore punto di tangenza tra arte e scienza, nello specifico tra cinema e teoria dei giochi (non ci si riferisce al chicken game, il cui nome è dovuto alla famosa scena della sfida automobilistica in Gioventù bruciata), ma procediamo con ordine. […]

Per continuare a leggere scaricare l’intero articolo in formato PDF dal link seguente: Quando i giochi a somma zero danno un risultato negativo

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Urbinoir 2014 – Esiti concorso Mystery Chef Noir 2014

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Motivazione per l’assegnazione del primo premio al miglior classificato nel concorso “Mystery Chef Noir 2014”

Attestato Mystery chef Fsca Secci

I sei finalisti ricevono tutti il grembiule con il logo Urbinoir. Alla vincitrice, Francesca Secci, il ristorante  Ca’ Mignone offre la cena.

Francesca Secci ha dimostrato una perfetta comprensione ed elaborazione del compito assegnato. La sua ricetta è spiegata con chiarezza, così come la sua importanza nel testo di Rex Stout è ben delineata. Il piatto presentato ha un valore significativo non solo dal punto di vista gastronomico ma anche dell’indagine e riveste un ruolo importante nell’economia della narrazione.

La figura di Nero Wolfe, il celebre detective sedentario creato dallo scrittore americano Rex Stout, e a cui ha reso omaggio anche un altro concorrente finalista, Marco Monari, troneggia in tutta la sua grandezza di gourmet e investigatore, e sembra quasi strizzarci l’occhio. Dopo tutto, sembra dirci, il piatto vincitore non poteva che essere dedicato al grande Nero Wolfe.

Francesca Secci è una nostra ex-studentessa, ha già partecipato a un convegno internazionale, ed è campionessa di nuoto. Ci congratuliamo con lei per lo spirito, l’intelligenza, la competenza e la simpatia che hanno animato la sua prova.

Di seguito le ricette complete e le relative citazioni dei luoghi con commento dei 6 autori finalisti del concorso, cliccare sui link per leggere o scaricare il file in PDF

SECCI-1

MONARI-2

BISCHI – POGGIALI-3

BERNARDINI – CECCHINI-4

ERCOLANI-5

CAPORALETTI-6

 

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Il programma di Urbinoir 2014 – Chlorophyll Killers

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Per scaricare il pieghevole contenente il Programma dell’Edizione 2014 di Urbinoir – Chlorophyll Killers cliccare sul seguente link URBINOIR 2014-pieghevole[1] e sull’immagine seguente per visualizzarlo.URBINOIR 2014-pieghevole[1]

 

La giornata inaugurale ha visto la partecipazione del Rettore Stocchi

Rettore
Il Magnifico Rettore dell’Università Carlo Bo di Urbino, Vilberto Stocchi

Rettore + altri

Puntarello Rocchi

Pubblico 2

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Urbinoir/Cinenoir & Mystery Chef

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Nell’imminenza dell’avvio del nuovo ciclo di studi di Urbinoir che si terrà dal 25 al 28 Novembre presentiamo il Programma di CineNoir e la locandina della Cena con delitto  e premiazione al concorso Mystery Chef abbinato alla presente edizione di Urbinoir 2014. Cliccare sulle immagini per ingrandirle

Cliccare per scaricare il programma in PDF Ciclo film Urbinoir 2014

Ciclo film Urbinoir 2014 mystery chef manifesto

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Anche le scimmie cadono dagli alberi di Alessandro Berselli

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URBINOIR presenta:

“Da Ambrose Bierce a Woody Allen,

da Alessandro Berselli a…?”

Presentazione del romanzo

Anche le scimmie cadono dagli alberi (Piemme, 2014)

Alessandra Calanchi e Tiziano Mancini

dialogano con Alessandro Berselli

Mercoledì 5 novembre 2014

Ore 17

Libreria Montefeltro

Urbino, Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica

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Alcune poesie di Mario Meléndez

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Tre chili pesava la morte

Quando nacque la morte
nessuno volle prenderla in braccio
era tanto brutta come le grasse di Botero

Non vivrà molto

disse la madre dopo il parto
rassegnata e assente
come una pietra dinanzi al temporale

Ma la morte aveva negli occhi
una luce indiavolata
un dolce brivido di eternità

Si sbagliarono i medici
la levatrice
e colui che trascorse la notte
telefonando le pompe funebri

Adesso è un bimbo robusto
commentano le infermiere
e a volte perfino Dio gli cambia i pannolini

Selezione poesie Melendez di Mario Meléndez, tradotte in Italiano, disponibili in PDF

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Mario Meléndez (Linares, Cile, 1971). Ha studiato Giornalismo e Comunicazione Sociale. Tra i suoi libri figurano: Apuntes para una leyenda, Vuelo subterráneo, El circo de papel e La muerte tiene los días contados. Le sue poesie appaiono in diverse riviste di letteratura ispanoamericana e in antologie nazionali e straniere. Agli inizi del 2005 ha ottenuto il Premio Harvest International alla miglior poesia in spagnolo consegnato dalla University of California Polytechnic. Parte delle sue opere sono state tradotte in italiano, inglese, francese, portoghese, olandese, tedesco, rumeno, bulgaro, persiano e catalano. Ha vissuto a Città del Messico, dove ha diretto la collana sui maggiori poeti latinoamericani per “Laberinto edizioni” e realizzato diverse antologie sulla poesia cilena e latinoamericana. Attualmente vive in Italia. A gennaio 2013 ho ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, concessa dalla Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro. È considerato una delle voci più importanti della nuova poesia latinoamericana. 

Per approfondire e leggere un breve articolo di Gianni Darconza

 

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Mario Meléndez, la morte scende dal suo piedistallo

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di Gianni Darconza

Come ha commentato lo stesso Mario Meléndez, la raccolta poetica La morte ha i giorni contati deve moltissimo al lungo periodo che l’autore ha trascorso in Messico, poiché il Messico e la sua cultura per la morte conferiscono all’opera il tono che la contraddistingue. Non si parla già della morte in un senso rituale o solenne, bensì vi è uno spostamento verso l’elemento ludico e festivo, tanto presente nella memoria collettiva del popolo messicano, nelle sue più profonde radici.

Quella di Meléndez è una morte che affonda le radici sull’ironia, l’insolito, l’assurdo, per dar conto di una realtà fortemente frammentaria. La morte come personaggio di un processo, come parte di un immaginario che volta le spalle a tutto ciò che il poeta cileno aveva scritto in precedenza. Ma vi è pure un dialogo con la storia, la letteratura, la musica, la pittura, il cinema… Attraverso un linguaggio colloquiale e aneddotico l’ironia di Meléndez si pone come critica ai dogmi, alle istituzioni e, in definitiva, a ogni forma di potere.

1024Nella poesia di Mario Meléndez, la morte scende dal suo piedistallo, e si tramuta nel vicino della porta accanto, capace di piangere ai piedi di Cristo sul Calvario, di dialogare con ispettori di polizia per rivendicare la propria estraneità ai fatti, o con personaggi celebri come Michael Jackson e Van Gogh. È una morte resa ancor più grande e sensazionalistica dai mass media con i loro fotografi e macchine da presa onnipresenti, quasi a volere sottolineare il morboso interesse del pubblico televisivo per gli episodi di sangue.

La saggista e critica letteraria Ombretta Ciurnelli, in merito alla traduzione italiana, ha osservato che le “immagini surreali, fuori dal tempo e dallo spazio, si sovrappongono e si inseguono con soluzioni sceniche sorprendenti e spiazzanti non per riflettere sulla morte come fatto individuale e personale, ma come dimensione civile e politica”. E il grande poeta cileno Nicanor Parra, Premio Cervantes per la Letteratura nel 2011, con la mente lucida che lo ha sempre contraddistinto fino ai cento anni di età, ha commentato: “Accidenti, era molto tempo che non leggevo una poesia capace di sorreggersi da sola”.

 (La muerte tiene los días contados), trad. di Alba Metaponte, Rimini, Raffaelli Editore 2013. (Ediz. bilingue spagnolo-italiano)

Per approfondire e  leggere alcune poesie 

 

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