Amo il mistero e la fantascienza

Share

Il genere “giallo” è uno dei generi che più affascina i lettori .  E’ un genere di narrativa popolare di successo nato verso la metà del XIX secolo e sviluppatosi nel Novecento che ha come oggetto principale la descrizione di un crimine e dei personaggi coinvolti, siano essi criminali o vittime. Poiché è un molto vasto, spesso si sovrappone con altri generi letterari, come la fantascienza. E’ diviso tradizionalmente in diversi sottogeneri: il poliziesco (in particolare il “giallo” classico), la letteratura di spionaggio, il noir, il thriller. Il noir forse descrive maggiormente fatti realmente accaduti o racconta e descrive anche stragi davvero avvenute come quella di Bologna. Forse perché coinvolge temi come il mistero, la paura, la superstizione, il dubbio, tutti sentimenti insiti nell’animo umano da sempre, il “giallo” è uno dei generi che mantiene vivo il suo fascino ed è quindi considerato un genere senza tempo. 

La prima parte dell’incontro è quella che mi ha colpito maggiormente. Tutte le spiegazioni dateci da Luca Crovi sul genere noir, tutte le curiosità e tutti i suoi consigli sono stati preziosi alla stesura di questo commento. La frase più bella che secondo me ha pronunciato è stata che per questo tipo di letteratura si deve credere fino in fondo a quel che si scrive, il lettore deve trovare tra le righe della vicenda, tra le descrizioni dei personaggi e tra i perché e i come che susseguono un ipotetico delitto, tutto l’impegno che lo scrittore ha messo nella scrittura del romanzo.

Ad aiutarlo in queste dichiarazioni, sono intervenuti i Michael Gregorio (Daniela De Gregorio e Michael Jacob), autori di Critica della ragion criminale. I due coniugi-scrittori, lei un’affascinante italiana e lui un affascinante inglese, ci hanno raccontato prima di tutto come è nata la loro passione per la scrittura del noir. Lei ci ha raccontato che scriveva storie horror, lui scriveva e leggeva “gialli”. Ci hanno esposto che dal loro punto di vista: se un “giallo” o un noir non presentano nelle prime pagine un delitto, il libro è da buttare perché il lettore deve avere voglia di andare avanti nella lettura per scoprire cosa è successo, chi ha commesso il delitto, perché e trovarsi magari di fronte a un colpo di scena. Per i Gregorio, scrivere romanzi risulta più facile se in passato si ha avuto qualche esperienza bizzarra, se si ha qualcosa da raccontare o se semplicemente si ha molta fantasia e voglia di creare nuove storie e nuovi legami nella narrazione. A loro dire, se inizi a scrivere, le storie poi vengono da sé.

Questo incontro è stato molto interessante per me perché sono un’amante dei romanzi e anche dei film “gialli” e noir. Amo il mistero e la fantascienza e tutto quello che è ipotetico e da scoprire. Un’esperienza da rifare.

Sara Palanca

Immagini collegate: