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Delitto senza castigo
New York (Brooklyn). Anni Venti. Una vittima odiosa che non suscita alcuna compassione (il dibattito sul crimine “giustificato” appare ancora aperto); un omicidio in una stanza chiusa a chiave (forse con l’accanimento di più assassini); una cerchia limitata di sospetti in una pessima famiglia patriarcale; una giovane gioiosa coppia d’investigatori sposati, con marito ideale e paritario, moglie brillante e coraggiosa (presto sotto copertura come cameriera). Delitto senza castigo risulta un ironico efficace romanzo di genere giallo, ben scritto soprattutto per denunciare in vario modo la condizione della donna, spesso soggiacente a maschi abusanti e incertezze economiche. L’ottima autrice (colta e femminista, seppur razzista) è Charlotte Perkins Gilman (1860-1935), da riscoprire grazie anche alla bella indispensabile presentazione dell’americanista Alessandra Calanchi (“Gruppo di famiglia in un inferno”), che sintetizza anche l’interessante bio-bibliografia critica.
Valerio Calzolaio
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Dalla Golden age del giallo, Delitto senza castigo
Charlotte Perkins Gilman, Unpunished, trad. Luca Sartori, Delitto senza castigo, Le Lettere, Firenze 2023.
Questo romanzo è davvero un ibrido tra il romanzo sensazionale e il Whodunit Golden Age. Molto interessante… Ci sono un sacco di trovate. E poi c’è questo finale moooolto teatrale e molto Golden Age, con l’elemento dell’illusionismo, che viene utilizzato con l’intento non di uccidere ma di punire attraverso il rimorso, ed ecco che il risultato è il colpo apoplettico, secondo una logica in qualche modo provvidenziale. Chiaramente l’idea della maschera ricostruita a partire dal calco del volto della sorella morta è piuttosto artificiosa, come si addice a certi libri Golden Age (penso a The Hollow Man di John Dickson Carr per esempio!). E poi c’è tutto l’uso dello spazio domestico con il tema dello eavesdropping. La traduzione poi è scorrevolissima e si legge proprio volentieri. Ed è vero che c’è un crescendo e un passaggio dalla vena da commedia iniziale (che è forse l’elemento meno riuscito del libro) a una pressione psicologica che sempre più si esperisce dall’interno (il Diario in questo è fondamentale, e mi sembra costituire la vera soglia che segna il cambio di registro) e con un senso di profondo fastidio e turbamento. È chiara la componente ideologica e militante del testo (in relazione ai saggi e all’esperienza di vita di Gilman) e direi che nella seconda metà il pregiudizio patriarcale dell’obbedienza al pater familias assume davvero una sua forza oscura contro cui l’atteggiamento del lettore si fa di ribellione dirompente.
Maurizio Ascari
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In libreria Unpunished di Charlotte Perkins
Luca Sartori è il traduttore della prima traduzione italiana del romanzo “giallo” protofemminista di Charlotte Perkins Gilman con il titolo italiano Delitto senza castigo Unpunished che potete trovare nelle librerie online e fisiche. Edito da Le Lettere e curato da Alessandra Calanchi.
Collana: Pan narrativa Prezzo: € 19,00
ISBN: 9788893663267 In libreria dal 07/04/23.
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Luca Sartori, “Il Delitto Trepoff”, Il Giallo Mondadori Sherlock 102
… In un gelido mattino di gennaio, una lussuosa carrozza con sopra lo stemma dell’aquila nera a due teste dei Romanov si ferma davanti alle finestre del salotto di Holmes, e poco dopo, la signora Hudson viene ad avvisarlo della presenza di un visitatore. Si tratta di Dimitrij Gorev, giovane segretario dell’ambasciatore russo in Inghilterra, che lo invita a un incontro per discutere di un caso estremamente delicato…
Per leggere la presentazione clicca qui
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Luca Sartori presenta il suo ultimo libro
lavorare coi libri alla memo
formazione online SEi noir
In collaborazione con ARAS Edizioni di Fano, un corso di formazione per aspiranti scrittori, studiosi, docenti, studenti e/o appassionati di Noir.Per info o iscriversi scaricare il modulo seguente modulo iscrizione_sei noir
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Alessandra Calanchi su Sherlock Magazine
Di seguito il link all’articolo di Luca Sartori pubblicato su Sherlock Magazine, in cui si recensiscono le due ultime pubblicazioni di Alessandra Calanchi: il primo, “Arthur Conan Doyle, baronetto alla corte dello zio Sam” e il secondo, “The Sound of the Baskervilles”.
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Sherlock Holmes. Indagine a New York per la signora Hudson di Barry S. Brown
Che dire? Il volume numero 35 de Il Giallo Mondadori – Sherlock riserva veramente molte sorprese. Innanzitutto, il titolo Sherlock Holmes. Indagine a New York per la signora Hudson (di Barry S. Brown) ci porta sull’altra sponda dell’Atlantico, ma non solo: ci fa incontrare nientemeno che Mark Twain. In secondo luogo, una volta finito di leggere il racconto, troviamo due veri tesori: una breve postfazione di Luigi Pachi intitolata “La signora Hudson sotto i riflettori”, che riconosce il ruolo fondamentale della landlady, e un lungo saggio di Luca Sartori, noto autore e traduttore (anche per Mondadori, in questa stessa collana), intitolato “I dodici apocrifi: the exploits of Sherlock Holmes”. Due vere perle – basterebbero questi due saggi per giustificare l’acquisto del libro – che varrebbe la pena fossero segnalate in copertina, o perlomeno nel frontespizio. (a.c.)