
Il convegno è pensato e progettato per svolgersi in presenza, ma sarà possibile seguirlo anche da remoto tramite un collegamento Zoom a cui si può accedere mediante il seguente link
Link di partecipazione

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Vi aspettiamo numerosi alla due giorni 20 e 21 novembre 2024 di Urbinoir. Di seguito il programma e la locandina dell’edizione di di quest’anno che ha come tema di studio il ‘Noir d’altri mondi’.
Per chi volesse seguire da un ‘altro mondo’ ecco la “stanza” e di seguito le credenziali, basta cliccare sul link e inserire le credenziali numeriche fornite.
ID riunione: 847 4137 1134
Codice d’accesso: 073083




Appena uscito per Linea Edizioni un saggio di Valerio Calzolaio
qui recensito da Alessandra Calanchi e pubblicato su Girodivite. Per leggere la recensione cliccare qui
Il romanzo storico “Dalla corte al chiostro. Vita romanzata di Elisabetta Feltria” (pubblicato da Guerrino Leardino, 2023) di Tiziano Mancini si è aggiudicato sabato 4 maggio la Menzione d’onore – Premio speciale della giuria, della 15a edizione del Premio Letterario “Città di Grottammare” presieduto da Dacia Maraini. Nell’occasione la celebre scrittrice ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Grottammare. “Un premio che mi onora per il suo prestigio” ha detto Mancini nel ricevere il premio “e che nel parlare oggi della pace raggiunta tra Urbino e Rimini attraverso il matrimonio di Elisabetta e Roberto, figli dei due acerrimi nemici Federico da Montefeltro e Sigismondo Malatesta, spero possa essere un segno di buon auspicio”


LIBRERIA LIBRACCIO
Ci sono opere che sono doni per chi le legge, stimolando il desiderio di conoscenza e scoperta, di guardare oltre i propri confini attuali.
Questo, le scelte di vendita banali non potranno mai realizzarlo.
La “formula” del mercato odierno, superficiale e modaiola, può avere ricavi con edizioni “facili”, ma non può sostituire la serietà, la critica riflessiva, la curiosità che spingono chi ama a dare tutto se stesso per capire, spiare e auspicabilmente, far conoscere e amare il giallo. Le scelte facili sono persino un insulto per chi guarda con serietà alla letteratura.
Ritengo inoltre che le azioni del cosiddetto marketing stiano trasformando la letteratura gialla in qualcosa di incolore, insapore, inodore. Come? Seguendo la tendenza commerciale, spesso un mero travestimento verbale che cela una sudditanza verso il gusto consumistico, la moda del momento, della lettura facile, estemporanea e passeggera, meglio ancora se tie-in con l’ultima versione cinematografica, privata persino di introduzioni valide, che sembra non voler lasciare spazio alla volontà – qualora ce ne fosse nel mare magnum del pubblico “addomesticato” – di riflettere.
Chi ama il giallo, invece, ama anche osservare, pensare, scandagliare ciò che questo particolare ambito comunica, andando spesso ben oltre i dettami di un canone, di una tradizione, di un puzzle.
Eppure ho l’impressione sempre più dolorosa che venga (a volte anche dalle più grande case editrici) trattato come un prodotto da (s)vendere, sfruttando la fama dei nomi di punta e persino piegando questi nomi a ciò che si ritiene essere “il piacere dei più”… per ottenere cosa? Guadagni? A quale prezzo? Così ci si ritrova a osservare riproduzioni variegate, testi pubblicati anche solo in digitale, più o meno curati sia esteticamente sia dal punto di vista della qualità del contenuto (Introduzione, note, traduzione accurata).
Non faremo nomi ma i lettori e le lettrici di gialli non si lasceranno ingannare e sapranno riconoscere le edizioni autorevoli. Le lancette degli orologi scorrono: sarà il tempo a dare ragione a chi ama, lasciando nell’oblio chi invece, privo di autentica passione, miseramente sfrutta.
FEDERICA CRESCENTINI