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TRADUNOIR SPAGNOLO 2023

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TRADUNOIR SPAGNOLO 2023 – I edizione – Modalità: presenza

 

Per il PDF cliccate Tradunoir spagnolo 2023

È indetto per le studentesse e gli studenti regolarmente iscritti alle lauree magistrali DIRI e CIDI la prima edizione del concorso Tradunoir in spagnolo.

Comitato di valutazione: G. Darconza e I. Alcántara Infante (Università degli Studi di Urbino Carlo Bo).

Premio: targa e pubblicazione digitale.

Premiazione: durante il convegno Urbinoir 2023, Venerdì 24 NOVEMBRE 2023, a partire dalle ore 11:00  in Aula Magna di Collegio Raffaello.

LE DOMANDE DOVRANNO PERVENIRE VIA EMAIL, UNITAMENTE AL CV E ALLA AUTOCERTIFICAZIONE RELATIVA AI VOTI CONSEGUITI NELLE MATERIE DI PERTINENZA NEL PROPRIO CURRICULUM (lingua spagnola, letteratura e/o cultura spagnola) E AL VOTO DI TESI DI LAUREA TRIENNALE, ENTRO IL 20 OTTOBRE 2023.

Prova d’esame:

  1. Traduzione in presenza prevista per mercoledì 25 Ottobre, a partire dalle ore 15:30 presso Collegio Raffaello;
  2. I risultati saranno resi noti entro il 15 di Novembre.

Per info e invio domande:

giovanni.darconza@uniurb.it

irene.alcantarainfante@uniurb.it

 

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Delitto senza castigo su Segnalazioni letterarie

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Mercoledi 7 giugno c’è stata la diretta in SEGNALAZIONI LETTERARIE sul romanzo di Charlotte Perkins Gilman Unpunished nella traduzione di Luca Sartori (DELITTO SENZA CASTIGO), Introduzione di Alessandra Calanchi, uscito per i tipi de Le Lettere (2023) con un contributo dell’Università di Urbino.
 
Si tratta di un volume importantissimo, lungamente atteso sia nell’area dei gender studies sia tra i cultori del poliziesco, scritto nel 1929 ma incredibilmente attuale: non solo un giallo perfetto, ma un’accusa lucida e argomentata degli abusi del sistema patriarcale, della violenza domestica, dei molti linguaggi della sopraffazione.

 

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Brividi sul divano

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B. Balsamo e G. Signoretti, BRIVIDI SUL DIVANO. I telefilm di Alfred Hitchcock (Marietti 1820, Bologna 2019) 

Chi non conosce Hitchcock? Chi non ha visto almeno una volta almeno uno dei suoi film? Forse sono meno numerose le persone che conoscono la serie Alfred Hitchock Presents, comprendente ben 268 puntate (con la regia del Maestro) trasmesse dalla CBS prima e dalla NBC poi, per sette stagioni, dal 1955 al 1961. Negli ultimi anni anche in Italia è stato possibile vederne qualcuna. 

Questo agile ma intenso libretto di Beatrice Balsamo (psicanalista e direttrice scientifica di Mens-a presso l’Università di Bologna) e Giorgio Simonelli (docente di Teoria e tecniche del giornalismo presso l’Università Cattolica di Milano) è quello che mancava per poter apprezzarle a 360 gradi. In poco più di 100 pagine, in edizione tascabile, è un vero gioiello che ci guida alla visione, alla comprensione, alla percezione dei particolari e dei backstages. La costruzione della suspense è indagata con cura, e accanto alla puntuale ricostruzione storico-culturale troviamo i nomi degli autori e sceneggiatori, pezzi da novanta che vanno da Roald Dahl a Ed McBain.

E veniamo al titolo: il divano è quello del terapeuta ma anche quello dello spettatore televisivo, il quale è – lo sappiamo bene – parte imprescindibile della visione di un film. E vedremo, leggendo queste pagine, quanto i brividi evocati dal titolo siano parte integrante del processo di identificazione, dell’immaginario culturale personale e collettivo, di una indagine sul sé.

(a.c.)

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I pionieri del Metamondo di Tiziano Mancini

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Un altro riconoscimento per Tiziano Mancini che al Premio letterario La Ginestra di Firenze si è aggiudicato il terzo premio con il suo ultimo romanzo I pionieri del Metamondo. Un traguardo che arriva dopo quelli raggiunti al Festival del Casentino e quello della Città di Cattolica. A questo consenso di critica e di pubblico che certamente saranno da stimolo per la sua futura produzione si aggiungano i migliori auspici di tutto il gruppo Urbinoir che gli augura ulteriore fortuna letteraria.

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Delitto senza castigo

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New York (Brooklyn). Anni Venti. Una vittima odiosa che non suscita alcuna compassione (il dibattito sul crimine “giustificato” appare ancora aperto); un omicidio in una stanza chiusa a chiave (forse con l’accanimento di più assassini); una cerchia limitata di sospetti in una pessima famiglia patriarcale; una giovane gioiosa coppia d’investigatori sposati, con marito ideale e paritario, moglie brillante e coraggiosa (presto sotto copertura come cameriera). Delitto senza castigo risulta un ironico efficace romanzo di genere giallo, ben scritto soprattutto per denunciare in vario modo la condizione della donna, spesso soggiacente a maschi abusanti e incertezze economiche. L’ottima autrice (colta e femminista, seppur razzista) è Charlotte Perkins Gilman (1860-1935), da riscoprire grazie anche alla bella indispensabile presentazione dell’americanista Alessandra Calanchi (“Gruppo di famiglia in un inferno”), che sintetizza anche l’interessante bio-bibliografia critica.

Valerio Calzolaio

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