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Recensione di Non e’ un mestiere per uomini

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Dal blog  di Valerio Calzolaio una breve recensione

Anna Katharine Green
Non è un mestiere per uomini. I primi tre casi di Violet Strange
Marsilio Venezia, 2019 (orig. americano 1915)
A cura (e traduzione) di Alessandra Calanchi
Con una nota di Giuseppina Torregrossa

L’americana Anna Katharine Green (1846-1935) è stata una delle più grandi scrittrici del genere mistery, noir, policier, kriminal, giallo. Finalmente! Era proprio ora di riscoprirla ed è così che andrebbero sempre pubblicati testi letterari non contemporanei!

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“Re/Noir”: giovedì a FANo con Alessandro Bogliolo e Gian Italo Bischi

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Giovedì 30 maggio ore 18 continua il viaggio nel noir con l’appuntamento più cibernetico dell’intera rassegna: Noir 2.0. Il lato oscuro di internet. Oggi, tutto ciò che viene scritto, ricevuto, fotografato, filmato è ormai in forma digitale, e può essere utilizzato per estrarre dati ma anche manipolato o alterato da esperti informatici spesso senza lasciare traccia… Su questo e molto altro si confronteranno gli ospiti in redazione: Gian Italo Bischi e Alessandro Bogliolo (dell’Università di Urbino “Carlo Bo).

Fano 28/05/2019 – Un giovedì al mese alle 18 Aras Edizioni apre le porte della redazione in via Mura Sangallo 24 a Fano per un aperitivo in casa editrice tra incontri, libri, serie tv e protagonisti del noir, dagli addetti ai lavori ai personaggi più amati della letteratura.

Giovedì 30 maggio ore 18 continua il viaggio nel noir con l’appuntamento più cibernetico dell’intera rassegna: Noir 2.0. Il lato oscuro di internet. Oggi, tutto ciò che viene scritto, ricevuto, fotografato, filmato è ormai in forma digitale, e può essere utilizzato per estrarre dati ma anche manipolato o alterato da esperti informatici spesso senza lasciare traccia… Su questo e molto altro si confronteranno gli ospiti in redazione: Gian Italo Bischi e Alessandro Bogliolo (dell’Università di Urbino “Carlo Bo).

L’incontro è in collaborazione con Uniurb Spritz e Urbinoir. Ingresso libero. Seguirà un piccolo aperitivo.

Il programma completo è sul sito dell’editore www.arasedizioni.com o sulla pagina facebook Aras Edizioni.

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WILMA NERUDA LA VIOLINISTA CHE CONOBBE SHERLOCK HOLMES

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Segnaliamo questo evento “sherlockiano” che si terrà al teatro Keyros di Roma, uno spettacolo ideato da Vera Mazzotta, Stefano Guerra, Adriano D’amico e Michele Bartolucci, che si terrà venerdì 31 maggio alle 21,00.

Si tratta di una lettura recitata in costume per raccontare come le indagini e la vita del celebre detective abbiano intrecciato quella di una grandissima musicista troppo a lungo dimenticata. Uno spaccato della vita della Londra Vittoriana tra immagini d’epoca, citazioni letterarie, musiche tratte dal repertorio della violinista e suonate dal vivo.

Musiche di Paganini, Chopin, Paisiello, Franz Neruda, Wilma Neruda, Raff, Ernst, Mendelssohn, Offenbach

http://www.teatrokeiros.it/31-maggio.html

Info:www.teatrokeiros.it
06.44238026 / teatrokeiros@gmail.com

Lettura recitata-concerto tratta da Tra-la-la-Lira-lira-lay Quel sottile filo rosso. di Vera Mazzotta
Soggetto V. Mazzotta
Adattamento S. Guerra.
Regia  Adriano D’Amico

Attori: Watson: S. Guerra.
Holmes /voce recitante Adriano D’Amico
WIlma Neruda V. Mazzotta

Pianoforte V. Mazzotta
Violino Michele Bartolucci

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90 anni di Giallo Mondadori

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Oggi il venerdì di Repubblica dedica la copertina, e un ampio articolo ai 90 anni del giallo Mondadori (1929-2019). Cita Leonardo Sinisgalli come critico ventunenne, che per primo usa il giallo per denotare il genere grazie al titolo della sua recensione “Romanzi gialli” (come ci ha recentemente ricordato Biagio Russo in un suo articolo). E c’è anche un’intervista a Luca Crovi.


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IL CASO DEMICHELLIS di Francisco Marin

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Il caso ideale per qualunque avvocato criminalista: difendere un cliente innocente. Da questa considerazione parte un thriller interessante, ben scritto (e tradotto) e in vetta alle classifiche spagnole dell’universo dell’autopubblicazione su Amazon. Aggiungiamo che la location è intrigante – siamo a Ibiza –   e che i personaggi (a tutto tondo) si muovono in un mondo colorato fatto di bar frequentati da solo uomini, piatti prelibati, modelle che fanno gli extra e sogni (realizzati) di enormi vincite alla lotteria. Ma non lasciamoci ingannare dal fatto che la vittima sia una donna – non c’è una riflessione socio-culturale sul femminicidio e gli stereotipi sessisti abbondano. Peccato. Oppure no? Perché nulla è come sembra…

a.c.

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Il velo di Maya di Patrizia Geminiani

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Urbinoir saluta con piacere Il velo di Maya, secondo romanzo di Patrizia Geminiani (L’Erudita 2017), pesarese laureata in filosofia a Urbino. La sua protagonista, Ludovica, che ha la sventura di doversi improvvisare detective, ci sta così simpatica che perdoniamo all’editor il refuso per cui in una dotta citazione Amleto parla con Horario anziché con Horatio. L’indagine della polizia risulta imperdonabilmente frettolosa, ma se così non fosse il romanzo finirebbe nelle prime pagine… 

Un delitto di provincia, un condominio pieno di segreti, uno stile che pur violando allegramente le norme della consecutio e della punteggiatura si rivela intrigante. E una verità che si svela solo dopo colpi di scena multipli.

a.c.

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