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Al via la seconda edizione di Nero Laguna

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Anche quest’anno il ponte monumentale dei Trepponti fungerà da magnifica cornice naturale per la seconda edizione di Nero Laguna, la rassegna letteraria dedicata alla narrativa gialla e noir, promossa ed organizzata dal Comune di Comacchio e dalla Biblioteca Civica L. A. Muratori con un Direttore Artistico d’eccezione, lo scrittore Marcello Simoni. 

Dopo il grande esordio dello scorso anno, Nero Laguna, dal 4 al 6 maggio prossimi tornerà ad essere una vetrina di prestigio per Comacchio, all’interno della quale si alterneranno scrittori di altissimo livello, contribuendo a consolidare un meeting di punta per lettori ed appassionati del giallo in tutte le sue sfumature, dal noir al giallo storico.

Ma Nero Laguna non è solo libri e film. Ampio spazio sarà concesso anche alle esposizioni, a partire dalle tavole gentilmente messe a disposizione dall’editore Bonelli, che ripercorreranno le storie dei loro principali personaggi. 

Per scaricare o visualizzare il programma cliccare qui

Come di consueto, la partecipazione a tutti gli appuntamenti di Nero Laguna e libera e gratuita. Di seguito il LINK al sito web e alla pagina Facebook,  al sito comunale. Per ogni informazione è possibile fare riferimento all’indirizzo mail nerolaguna@comune.comacchio.fe.it

 

 
 
 

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Aperte le Iscrizioni per Tradunoir

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Aperte le iscrizioni per partecipare al concorso Tradunoir, traduzione letteraria di narrativa noir, per gli studenti dell’Università di Urbino e possibilità per i vincitori di pubblicare per Delos Digital.

Si comunica che la scadenza per iscriversi a Tradunoir viene spostata al 30 Maggio 2018.

 

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Alessandra Calanchi intervistata a Giallo Pistoia

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Urbinoir: Call for papers 2018: NOIR COME L’INCHIOSTRO

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Università degli Studi di Urbino, 21-23 novembre

NOIR COME L’INCHIOSTRO:
True Crime e Fake News sulla pagina e sullo schermo

“Il mondo è ciò che accade”, scriveva Wittgenstein: ma ciò che accade deve essere narrato, altrimenti non esiste. Se non viene narrato, c’è il vuoto. Le narrazioni danno vita alla cronaca, ai fatti, gli eventi, all’esistenza stessa della vita e della morte. Nell’età contemporanea il ruolo dei professionisti della comunicazione, della stampa, dei mass-media, dei digital media o dei social media, nonché degli storici, dei sociologi e degli scienziati politici, è decisivo per la risonanza ottenuta da un fatto, per il clamore generato nell’opinione pubblica, per la capacità di permanenza nell’immaginario collettivo del villaggio globale.

I nuovi mezzi di comunicazione hanno accelerato i tempi della divulgazione della notizia, hanno amplificato l’eco degli accadimenti, hanno portato a commentare i fatti in tempo reale. Oggi la notizia è “bruciata” in poche ore. Per coinvolgere il pubblico, a giornali, tv, radio e siti web rimane come unica risorsa il commento, l’approfondimento, il particolare. Elementi che aprono la strada al rischio del dettaglio morboso. Ecco allora che alcuni delitti rimangono incogniti o insoluti; altri, magari con identiche caratteristiche, permangono nella storia e vi resistono a lungo, radicandosi e associandosi all’immaginario di un’epoca, di un luogo, di una comunità.

Urbinoir 2018 vuole approfondire questa relazione che si instaura tra le narrazioni dei fatti di sangue e la permanenza degli effetti sull’immaginario di una comunità che, come sappiamo bene, non agiscono soltanto sul piano strettamente giornalistico, ma danno vita a ulteriori narrazioni – letterarie, scientifiche, storiche, musicali e artistiche. In particolare, la cronaca nera è l’altra faccia del noir. L’inchiostro è il suo sangue, che si scioglie e si solidifica sulle pagine a differente destinazione. I fatti si disseccano sui quotidiani e, quando lo meritano, ritornano a farsi liquidi sulle pagine dei libri. E il giornalista si sposta da una dimensione all’altra, accompagnato da un pubblico tra l’inorridito, il disgustato e l’affascinato. Urbinoir 2018 affronterà anche l’evoluzione del modo di raccontare le tragedie individuali e collettive in rapporto ai destinatari e nel rispetto delle vittime.

Si invita a inviare le proposte di intervento (abstract e breve cv) sui temi sopra riportati entro il 30 maggio 2018 a

  • alessandra.calanchi@uniurb.it
  • tiziano.mancini@uniurb.it
  • gabriele.cavalera@gmail.com

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IL CASO DEMICHELLIS di Francisco Marin

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Il caso ideale per qualunque avvocato criminalista: difendere un cliente innocente. Da questa considerazione parte un thriller interessante, ben scritto (e tradotto) e in vetta alle classifiche spagnole dell’universo dell’autopubblicazione su Amazon. Aggiungiamo che la location è intrigante – siamo a Ibiza –   e che i personaggi (a tutto tondo) si muovono in un mondo colorato fatto di bar frequentati da solo uomini, piatti prelibati, modelle che fanno gli extra e sogni (realizzati) di enormi vincite alla lotteria. Ma non lasciamoci ingannare dal fatto che la vittima sia una donna – non c’è una riflessione socio-culturale sul femminicidio e gli stereotipi sessisti abbondano. Peccato. Oppure no? Perché nulla è come sembra…

a.c.

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Il velo di Maya di Patrizia Geminiani

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Urbinoir saluta con piacere Il velo di Maya, secondo romanzo di Patrizia Geminiani (L’Erudita 2017), pesarese laureata in filosofia a Urbino. La sua protagonista, Ludovica, che ha la sventura di doversi improvvisare detective, ci sta così simpatica che perdoniamo all’editor il refuso per cui in una dotta citazione Amleto parla con Horario anziché con Horatio. L’indagine della polizia risulta imperdonabilmente frettolosa, ma se così non fosse il romanzo finirebbe nelle prime pagine… 

Un delitto di provincia, un condominio pieno di segreti, uno stile che pur violando allegramente le norme della consecutio e della punteggiatura si rivela intrigante. E una verità che si svela solo dopo colpi di scena multipli.

a.c.

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