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ECONOIR: la sostenibile chiarezza della crime fiction – Call for Papers
Il crimine del degrado ambientale, provocato dal pesante impatto del mondo industrializzato sulla natura, crea un paradosso intertemporale: la nostra generazione sta uccidendo lentamente il pianeta, sia mediante il riscaldamento globale, sia in altri modi; ma saranno i nostri nipoti a constatarne il decesso e stabilire le cause della morte. Dovrebbero fermare la nostra mano omicida, ma non ci sono ancora. E quando si renderanno conto, loro malgrado, di cosa abbiamo fatto, non ci saremo più noi. La catastrofe ambientale è un crimine che verrà scoperto quando il colpevole è già morto da tempo.
Il noir, il poliziesco, il thriller hanno da sempre una sfumatura di impegno sociale, di approfondimento psicologico, di consapevolezza politica. E aiutano a fare chiarezza sulle complessità del mondo. L’edizione di Urbinoir 2023 (22-24 novembre) si interroga sull’intreccio che lega questi generi letterari all’attuale situazione ambientale: catastrofi annunciate e sottovalutate, responsabilità non assunte, avidità sregolata hanno portato le nostre società a un punto di probabile non ritorno.
Come reagisce il noir a tutto questo? Come si colloca nell’arena internazionale e mondiale? Quali messaggi veicola, quali denunce fa e quali colpevoli individua? Ragioneremo, nel corso di questa edizione, sull’universo noir che sceglie di trattare di argomenti ambientali, di ecomafia, di ecoterrorismo, e di partecipare alla necessità di fermare il pianeticidio. Questa volta, la scena del crimine è globale.
SESSIONE SU ITALO CALVINO
Nell’introduzione al Castello dei destini incrociati Italo Calvino confessa che l’idea di una «macchina narrativa combinatoria» nacque ascoltando la relazione di Paolo Fabbri, Il racconto della cartomanzia e il linguaggio degli emblemi, durante un convegno urbinate del 1968. Anche il noir può essere iscritto nei confini di una letteratura i cui elementi principali sono, di volta in volta, raccolti e riassemblati secondo “incastri” precisi, agilmente identificabili grazie a una lettura di tipo semiotico-strutturalista (motivo per cui un autore intimamente postmoderno come Thomas Pynchon ha subìto il fascino di tale genere, scrivendo a sua volta un romanzo noir quale Vizio di forma). Ci proponiamo di indagare i punti di contatto tra Calvino e il noir, da un lato facendo riferimento proprio alle possibilità combinatorie della letteratura – vedasi ancora Se una notte d’inverno un viaggiatore e Le Cosmicomiche, che avrebbero addirittura ispirato il videogioco Genesis Noir – e dall’altro sottolineando le sue frequenti denunce legate all’ambiente, dall’abusivismo edilizio all’inquinamento visti come atti criminali contro la natura e la società.
Si prega di mandare proposte per interventi di 20-25 minuti (titolo, breve abstract, breve bio) a:
alessandra.calanchi@uniurb.it e gian.bischi@uniurb.it
ENTRO e non oltre il 30 aprile 2023. Avrete una risposta definitiva entro il 30 maggio.
Non sono previste spese di registrazione al convegno, così come non sono previsti rimborsi o gettoni di presenza, ma un elenco di strutture convenzionate verranno indicate agli interessati.
Le giornate si terranno presso l’Aula Magna di Lingue di Collegio Raffaello, in piazza della Repubblica a Urbino. Sarà possibile partecipare anche via Zoom. Nella giornata conclusiva si terranno anche le premiazioni dei concorsi TRADUNOIR (riservato quest’anno alla lingua spagnola, coordinatori prof. Giovanni Darconza e dott.ssa Irene Alcantara Infante) e PHOTONOIR (aperto a tutti, seguirà bando), presieduto dal dott. Tiziano Mancini.