Francesca Battistella, Il messaggero dell’alba, Scrittura & Scritture 2014

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UnknownNon ho letto i due precedenti tentativi letterari di questa autrice (Re di bastoni, in piedi e La stretta del lupo, rispettivamente 2011 e 2012) ma ho trovato questo thriller divertente, ben scritto, piacevolissimo. Ottimo il plot, che si snoda lungo tutta l’Italia concentrandosi sul Sorrentino ma senza trascurare città come Roma, Milano, Bologna, persino Novara; equilibrato il rapporto fra la splendida location (di cui sopra) e la scelta dei personaggi, alcuni dei quali veramente esilaranti; arguto quanto basta, pittoresco ma non troppo. Una pennellata di Camilleri, un tocco di Malvaldi, una sfumatura alla Fred Vargas e soprattutto una regia alla Agatha Christie nulla tolgono all’originalità di questo romanzo che prosegue sì vicende narrate in precedenza, riprendendo personaggi già noti ai lettori assidui, ma si impone senza intoppi e molto gradevolmente anche al neofita.

La vicenda riguarda il campo letterario, o meglio, quella commistione tipicamente italiana fra sagre paesane e festival letterari, gastronomia e cultura, segretari della Pro Loco e flash mob di Zumba. Fra aspiranti scrittori, editors crudeli e critici senza cuore, invidie e gelosie si effettuano efferati delitti ma si svolgono anche sottotrame irresistibili e, spesso, vere lezioni di filosofia esistenziale (non sempre politically correct) che – chiamando in causa ora San Paolo, ora Confucio – travolgono il lettore in un’avventura caleidoscopica veramente degna di essere letta e apprezzata.

 

(a.c.)

 

 

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