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Call for papers – Urbinoir 2024 – eXtramOndiNOIr

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Noir d’altri mondi a Urbino – 21-22 novembre 2024

Nell’epoca contemporanea, caratterizzata da un’escalation di situazioni drammatiche (guerre, violenza, catastrofi climatiche) l’immaginario narrativo può offrirsi come una valvola di sfogo, una fuga nella fantasia, un’àncora di salvezza dalla quotidianità. Ci sono però autori e generi che accanto all’esercizio dell’immaginazione continuano a porre le questioni politiche e sociali e la condizione umana tout court. Fra questi, il noir offre esempi importanti di un’incessante ricerca di stimoli e di riflessioni in diverse direzioni. Caratterizzato da un’imprescindibile malinconia per la perdita di un Eden irrecuperabile, il noir insegue la chimera di una verità irraggiungibile, di una giustizia evanescente, di un’impossibile riconciliazione.

Ed è sbagliato pensare che il noir – il noir di oggi – sia un semplice genere letterario o cinematografico. Il noir raccoglie su di sé la memoria dell’hard-boiled e del true crime, del poliziesco e del polar, del thriller psicologico e del procedural, per dirne solo alcuni. Ma non basta ancora. Il noir è la cartina di tornasole – scusateci l’ossimoro – della nostra società, dei nostri guai, delle nostre colpe. Non è un buco nero ma l’orizzonte degli eventi, su cui resta impressa la memoria di ciò che siamo e siamo stati. Un orizzonte terrestre ma anche cosmico, letterario, cinematografico, culturale politico, umanistico e scientifico.

Nel corso degli anni, con Urbinoir, abbiamo indagato non solo l’etica e l’estetica del noir, ma la botanica, la geologia, l’informatica, le pseudoscienze, e poi le amnesie dissociative, la violenza di genere, la transmedialità. L’edizione 2024 vuole aprire un nuovo spiraglio, anzi uno squarcio negli altri mondi possibili, quelli del futuro o quelli di altre dimensioni, creando un ponte fra il noir e la fantascienza, l’ucronia, le utopie e le distopie.

Le ombre dell’agire umano si allungano oltre i confini dello spazio e del tempo terrestre e l’esplorazione di altri universi è il senso più autentico di una ricerca del limite e dell’assoluto attraverso la scienza e i limiti imposti dalla corporeità fisica. La creazione dell’immaginario sembra derivare proprio dalla volontà di uscire dai confini troppo stretti dei corridoi spazio/temporali tipicamente terrestri. L’immaginario umano si è affidato quindi al sogno e al suo stesso potenziale predittivo per abitare o attraversare mondi possibili, extra-corporei, extraterrestri o extra-galattici a volte semplicemente extra-umani.

La libertà del pensiero creativo uscendo dai limiti noti dell’umano/terrestre/relativo affronta così relazioni di esistenza mai sperimentate prima, dove potere, conoscenza, diritto e vita si offrono all’ignoto e al misterioso. A ciò si aggiunga che molta letteratura d’anticipazione ha fantasticato anche di mondi possibili e di comunità umane libere dalla schiavitù del lavoro. Ancora oggi l’applicazione in molti settori produttivi del machine learning e dell’Intelligenza Artificiale (I.A. o A.I.) pone davanti a noi due questioni: l’orizzonte della libertà in sè con una prospettiva più oscura, vista la velocità esponenziale delle macchine di apprendere, e l’inquietante ma realistica possibilità di utilizzare l’I.A. a scopi deleteri per l’umanità stessa come per gli usi militari e di deterrenza o la manipolazione a fini omicidiari, con tutto un portato giuridico ed etico non ancora esplorato. A questo si aggiunga la concreta possibilità che macchine, automi, androidi e robot di ribellarsi all’uomo e/o al suo creatore.

Le terrestri coordinate culturali e scientifiche non sembrano più sufficienti quindi a esplorare il crimine e a comprendere i meccanismi sorgenti dalle umane passioni. L’edizione 2024 di Urbinoir vuole interrogare ed esplorare quali di questi extramondi in premessa popolano l’immaginario narrativo, visivo e multimediale. Quali risposte possiamo darci oggi proiettando le nostre paure nel futuro? Quali orizzonti attendono il crimine post-umano? Ci sarà ancora spazio per il crimine? Il giudizio degli uomini sarà subordinato al giudizio di altre entità sovrumane? Esisterà una dimensione etica o prevarrà un a-morale galattica? 

Si prega di mandare proposte per interventi di 20 minuti (titolo, breve abstract, breve bio) ai seguenti indirizzi:

gian.bischi@uniurb.it 

giovanni.darconza@uniurb.it

ENTRO e non oltre il 30 maggio 2024. Avrete una risposta definitiva entro il 30 giugno.

Non sono previste spese di registrazione al convegno, così come non sono previsti rimborsi o gettoni di presenza, ma un elenco di strutture convenzionate verranno indicate agli interessati.

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TRADUNOIR SPAGNOLO 2023

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TRADUNOIR SPAGNOLO 2023 – I edizione – Modalità: presenza

 

Per il PDF cliccate Tradunoir spagnolo 2023

È indetto per le studentesse e gli studenti regolarmente iscritti alle lauree magistrali DIRI e CIDI la prima edizione del concorso Tradunoir in spagnolo.

Comitato di valutazione: G. Darconza e I. Alcántara Infante (Università degli Studi di Urbino Carlo Bo).

Premio: targa e pubblicazione digitale.

Premiazione: durante il convegno Urbinoir 2023, Venerdì 24 NOVEMBRE 2023, a partire dalle ore 11:00  in Aula Magna di Collegio Raffaello.

LE DOMANDE DOVRANNO PERVENIRE VIA EMAIL, UNITAMENTE AL CV E ALLA AUTOCERTIFICAZIONE RELATIVA AI VOTI CONSEGUITI NELLE MATERIE DI PERTINENZA NEL PROPRIO CURRICULUM (lingua spagnola, letteratura e/o cultura spagnola) E AL VOTO DI TESI DI LAUREA TRIENNALE, ENTRO IL 20 OTTOBRE 2023.

Prova d’esame:

  1. Traduzione in presenza prevista per mercoledì 25 Ottobre, a partire dalle ore 15:30 presso Collegio Raffaello;
  2. I risultati saranno resi noti entro il 15 di Novembre.

Per info e invio domande:

giovanni.darconza@uniurb.it

irene.alcantarainfante@uniurb.it

 

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Delitto senza castigo su Segnalazioni letterarie

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Mercoledi 7 giugno c’è stata la diretta in SEGNALAZIONI LETTERARIE sul romanzo di Charlotte Perkins Gilman Unpunished nella traduzione di Luca Sartori (DELITTO SENZA CASTIGO), Introduzione di Alessandra Calanchi, uscito per i tipi de Le Lettere (2023) con un contributo dell’Università di Urbino.
 
Si tratta di un volume importantissimo, lungamente atteso sia nell’area dei gender studies sia tra i cultori del poliziesco, scritto nel 1929 ma incredibilmente attuale: non solo un giallo perfetto, ma un’accusa lucida e argomentata degli abusi del sistema patriarcale, della violenza domestica, dei molti linguaggi della sopraffazione.

 

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Brividi sul divano

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B. Balsamo e G. Signoretti, BRIVIDI SUL DIVANO. I telefilm di Alfred Hitchcock (Marietti 1820, Bologna 2019) 

Chi non conosce Hitchcock? Chi non ha visto almeno una volta almeno uno dei suoi film? Forse sono meno numerose le persone che conoscono la serie Alfred Hitchock Presents, comprendente ben 268 puntate (con la regia del Maestro) trasmesse dalla CBS prima e dalla NBC poi, per sette stagioni, dal 1955 al 1961. Negli ultimi anni anche in Italia è stato possibile vederne qualcuna. 

Questo agile ma intenso libretto di Beatrice Balsamo (psicanalista e direttrice scientifica di Mens-a presso l’Università di Bologna) e Giorgio Simonelli (docente di Teoria e tecniche del giornalismo presso l’Università Cattolica di Milano) è quello che mancava per poter apprezzarle a 360 gradi. In poco più di 100 pagine, in edizione tascabile, è un vero gioiello che ci guida alla visione, alla comprensione, alla percezione dei particolari e dei backstages. La costruzione della suspense è indagata con cura, e accanto alla puntuale ricostruzione storico-culturale troviamo i nomi degli autori e sceneggiatori, pezzi da novanta che vanno da Roald Dahl a Ed McBain.

E veniamo al titolo: il divano è quello del terapeuta ma anche quello dello spettatore televisivo, il quale è – lo sappiamo bene – parte imprescindibile della visione di un film. E vedremo, leggendo queste pagine, quanto i brividi evocati dal titolo siano parte integrante del processo di identificazione, dell’immaginario culturale personale e collettivo, di una indagine sul sé.

(a.c.)

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I pionieri del Metamondo di Tiziano Mancini

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Un altro riconoscimento per Tiziano Mancini che al Premio letterario La Ginestra di Firenze si è aggiudicato il terzo premio con il suo ultimo romanzo I pionieri del Metamondo. Un traguardo che arriva dopo quelli raggiunti al Festival del Casentino e quello della Città di Cattolica. A questo consenso di critica e di pubblico che certamente saranno da stimolo per la sua futura produzione si aggiungano i migliori auspici di tutto il gruppo Urbinoir che gli augura ulteriore fortuna letteraria.

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