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Ho partecipato agli eventi di Urbinoir dei giorni 25 e 27 Novembre 2015 e ho trovato l’iniziativa davvero interessante poiché apre le porte verso argomenti ancora poco tratti nelle scuole. Sono sempre stata affascinata dal genere noir, dai polizieschi e dalle storie che giocano molto con i ruoli e le menti dei protagonisti. Mi è particolarmente piaciuto l’intervento di Luca Crovi, che ha spaziato nell’intero universo del genere, analizzando e confrontando anche il rapporto che il pubblico ha avuto con i testi noir, rispetto alla letteratura di genere. Interessante, inoltre, la nascita del genere e il parallelismo tra il “noir” francese e il “giallo” italiano (con la parentesi sull’errore commesso dalla Mondadori nello stampare le copertine italiane).  Mentre mi è rimasta poco chiara la parentesi sul diritto penale e la sicurezza delle informazioni in rete nell’intervento “Le fatiche di Saffo” di Chiara Bigotti, data la tecnicità dei termini e dell’argomento trattato, ho trovato particolarmente attuale e critico quanto è stato detto dai vari relatori sull’educazione dei ragazzi nelle scuole e nelle famiglie, il rapporto con i social network e con la tecnologia. A mio avviso sarebbe importante affrontare la questione non solo da un punto di vista teorico e didattico, tenendo corsi a scuola, ma anche a livello empirico già nelle famiglie, relazionandosi in modo più diretto con il web, mostrandone i pro e i contro e favorendo un utilizzo responsabile della tecnologia di cui disponiamo.  Nel complesso gli argomenti trattati mi sono sembrati molto attuali e interessanti, grazie anche al fatto che sono stati presentati in chiave moderna e hanno abbracciato in maniera innovativa e inaspettata la relazione tra “web” e “noir”.  Arianna Positano

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