Urbinoir contagioso

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Nelle giornate dal 25 al 27 novembre 2015, si è svolto presso l’Università di Urbino il convegno URBINOIR. Ho partecipato alla conferenza di Venerdì 27 novembre nella quale è intervenuto brevemente il prof. Salvatore Ritrovato che ha successivamente introdotto i relatori della giornata: Luca Crovi, giornalista e autore di Noir. Istruzioni per l’uso, Daniela de Gregorio e Michael Jacob, autori. Salvatore Ritrovato ci racconta: “Luca Crovi non è solo scrittore, ma anche giornalista. È un’amante della musica e si occupa di Noir da tempo. Fu conduttore della trasmissione radiofonica Tutti i colori del giallo che ebbe oltre 600.000 ascoltatori […] Daniela de Gregorio e Michael Jacob invece, sono una coppia non solo nella vita ma anche nella scrittura e formano infatti un solo scrittore: i Michael Gregorio. Hanno esordito in Inghilterra nel 2005, pubblicando con la casa editrice Feber&Feber, e successivamente in Italia con Einaudi.” Interviene poi Luca Crovi, il quale sostiene che dare una definizione di Noir è molto complicato. Il suo intento in Noir. Istruzioni per l’uso era quello di creare una sorta di dizionario del Giallo che non fosse noioso. Un modo per farlo sarebbe stato inserire i racconti degli autori in prima persona ed è perciò che, anche in questa giornata, ha pensato di invitare fisicamente i Michael Gregorio. Luca Crovi ricorda ciò affermò lo scrittore statunitense Raymond Chandler: “uno scribacchino qualsiasi non ha lo stesso cuore e la stessa anima che hanno i noiristi; per scrivere questo genere di letteratura ci devi credere e se non lo fai fallisci”. Quello che vuol fare emerge dal suo libro è che la letteratura di genere non è mai stata isolata, ma è sempre stata collocata immediatamente nella realtà. “Ma perché il noir vi sembrava la forma più idonea per raccontare, nella vostra collana di libri, da una parte la storia e dall’altra il male?” – Domanda Crovi ai Michael Gregorio. A rispondere a questa domanda è Daniela, la quale sostiene che “i buoni” siano piuttosto noiosi, mentre “i cattivi” sono affascinanti, perciò il male è destinato a essere sempre presente. I Gregorio sono da sempre stati affascinati dal giallo e non hanno letto altro che quello. “E come si scrive un Noir?” – A interporsi ora è Michael Jacob, che racconta che avviene tutto naturalmente: chi scrive non scrive necessariamente perché decide che deve farlo. Può capitare che nella vita succeda qualcosa e da questo può nascere una storia con i suoi personaggi. Insieme, i Michael Gregorio si impegnano poi a migliorare i personaggi, e ciò vuol dire anche renderli più cattivi. Continua lo scambio di idee tra questi grandi noiristi e rimango colpita da alcune precisazioni dei Michael Gregorio: per scrivere un libro c’è un “dietro alle quinte” da non sottovalutare. Daniela scrive in italiano, Michael in inglese ed è così che hanno inizio le “litigate” sulla traduzione. Non è semplice rendere in un’altra lingua un’emozione o uno stato d’animo. Spesso non si hanno parole per trasmettere lo stesso significato o senso e ciò può complicare la stesura del libro. Ritengo che sia stata un’esperienza molto interessante e nonostante io non sia mai stata appassionata di questo genere ammetto di essere stata “contagiata”. Con i loro racconti e le loro vicende ho potuto passare qualche ora piacevole che mi ha arricchito e mi ha fatto avvicinare a un nuovo genere che prima poco consideravo. Pur non avendo letto i libri di cui si è discusso e pur riconoscendo che in alcuni momenti mi sono trovata spaesata, questa conferenza è stata sicuramente un’opportunità per ripercorrere brevemente la letteratura del passato e collegarsi così con quelli del presente, rendendo questo convegno molto costruttivo. Veronica Bertozzi

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